Storia della fotografia: cronologia

1839 - 1849

1839

Henry Fox Talbot, by John Moffat, 1864
Henry Fox Talbot, di John Moffat, 1864

William Henry Fox Talbot (1800-1877) inventa i disegni fotogenici, fogli di carta spalmati di soluzione di nitrato d’argento, asciugati, dove vengono riprodotti oggetti per contatto o mediante piccole camere oscure. Lavaggio in ioduro di potassio per fissare e poi in iposolfito di sodio grazie a Herschel. Tempo di esposizione: circa 20 minuti.

 

7 gennaio 1839: ufficializzazione all’Accademia delle Scienze di Parigi dei dagherrotipi realizzati da Louis-Jacques-Mandé Daguerre (1787-1851), che disegna diorami per L'Operà di Parigi (scenografie su tele semitrasparenti a trompe d’oeil dipinte con prospettive di luoghi ed edifici famosi, che ripropongono la suggestione degli spazi reali con artifizi di luce ed effetti ottici). Tempo medio di esposizione: 15 minuti.

 

Il 25 gennaio 1839 il metodo di Talbox viene annunciato al Royal Institution.

 

8 marzo 1839: un incendio distrugge il diorama di Daguerre. Problemi economici lo inducono a diffondere il procedimento del dagherrotipo in cambio di un aiuto dallo stato francese.

 

20 agosto 1839: edizione di un manuale di 79 pagine che illustra il procedimento di Daguerre: lucidatura con acido nitrico delle lastre di rame placcate di argento; collocazione della lastra in una cassetta di legno dove riceve i vapori di iodio, che formano ioduro d’argento, fotosensibile; introduzione al buio della lastra sensibilizzata in uno chassis e poi nell’apparecchio di ripresa; esposizione fino a 15 minuti; sviluppo della lastra impressionata in un contenitore a 45° con mercurio a 60°riscaldato da una lampada ad olio per circa 10 minuti; fissaggio in acqua ed iposolfito di sodio; lavaggio in acqua distillata.

 

Hippolyte Bayard (impiegato del Ministero delle Finanze francese, 1807-1887) ottiene le prime immagini positive direttamente su carta sensibilizzata e le espone a Parigi.

 

Alfred Donné incide una lastra dagherrotipa con acido nitrico diluito per effettuare una riproduzione dell'immagine.

 

Viene prodotta la prima fotocamera per dagherrotipi.

1840

Thomas Duncan, by Robert Adamson and David Octavius Hill, about 1844; medium: calotype print, size: 19.60 x 14.50 cm; from the collection of the National Galleries of Scotland
Thomas Duncan, di Robert Adamson e David Octavius Hill, 1844 circa; stampa calotipo, National Galleries of Scotland

Talbot inventa la calotipia: un trattamento di cera e glicerina rendono trasparente la carta impressionata con l’immagine negativa: è l'antesignano del negativo.

 

Il calotipo sarà brevettato l’8 febbraio 1841 e consente di riprodurre più copie.

 

Hippolyte Fizeau utilizza 2 dagherrotipi come cliché di stampa; risultati deludenti in serie.

1842

 

Herman Bidw e Carl Stelzner eseguono la prima foto di cronaca su incendio che distrusse un quartiere della città di Amsterdam. E' l'inizio dell'uso della fotografia per documentare fatti di cronaca, fino al momento descritti con disegni che inevitabilmente interpretavano l'avvenimento.

 

Zurcher propone metodo di stampa fotolitografico con matrici di bitume.

Nadar, autoritratto
Nadar, autoritratto

Gaspar-Félix Tournachon (1820-1910), Nadar, diventa famoso per i suoi ritratti, realizzati principalmente in piano americano.

1843

 

La Fotografia viene presentata ufficialmente all'Esposizione Internazionale di Parigi.

 

Nasce il Talbotype Printing Establishment.

 

1844

Copertina di The Pencil of Nature, 1844
Copertina di The Pencil of Nature, 1844

The Pencil of Nature, pubblicato a dispense tra il 1844 ed il 1886 da W.H. Fox Talbot, è il primo libro illustrato pubblicato a fini commerciali.

 

Il libro, pubblicato a Londra da Longman, Brown, Green & Longmans, descrive in dettaglio il processo di calotipia inventato da Talbot ed include, incollate nelle pagine del volume, 24 calotipi originali.

1847

Ritratto di Louis Désiré Blanquart-Evrard
Ritratto di Louis Désiré Blanquart-Evrard

Louis Désiré Blanquart-Evrard (1802-1872) presenta all'Accademia di Belle Arti di Parigi un miglioramento del processo di calotipia (carta salata, viraggio al cloruro d'oro al 2 per mille) e fonda un laboratorio fotografico.

 

Claude Felix Abel Nièpce de Saint-Victor (1805-1870) usa l’albume d’uovo su lastre di vetro come negativo. Tempi di esposizione lunghi ma immagini molto nitide.

1849

Autoritratto di Gustave Le Gray
Autoritratto di Gustave Le Gray

Gustave Le Gray utilizza il collodio come collante fotografico (prima su carta). Se la lastra viene usata umida, ha tempi di esposizione da 2 a 20 secondi in studio.