Test della fotocamera digitale reflex Canon D30 al Paganella Bike di Andalo

Maggio 2001

La selezione delle fotografie realizzate durante il test della reflex digitale Canon D30 al Paganella Bike di Andalo, con in primo piano il ritratto a Paola Pezzo, campionessa olimpionica di mountain bike.

Grazie alla disponibilità di Canon Italia, ho avuto la possibilità di provare sul campo la Canon D30, l'ultima nata tra le fotocamere reflex digitali di Canon. Il test della fotocamera si e' svolto in occasione della manifestazione Paganella Bike, una delle tappe del campionato italiano di Mountain Bike, dal 26 al 27 maggio 2001 ad Andalo. Madrina d'eccezione Paola Pezzo, medaglia d'oro alle olimpiadi.


Di seguito riporto alcune immagini e considerazioni personali.

 

Canon Italia mi ha messo a disposizione per il test:

  • Fotocamera Canon D30 con IBM Microdrive da 1Gb.
  • Obiettivo EF 14mm F2.8 L USM.
  • Obiettivo EF 28-70mm f2.8 L USM.
  • Obiettivo EF 70/200mm f2.8 L USM.
  • Obiettivo EF 300mm f2.8 L IS USM.

A causa del rapporto di allungamento della focale (che nella D30 e' di 1.6), le focali effettive a disposizione, se rapportate al formato 35mm, erano equivalenti alle seguenti:

  • 14mm = 22mm.
  • 28-70mm = 45-112mm.
  • 70-200mm = 112-320mm.
  • 300mm = 480mm.

La prima impressione nell'uso della fotocamera e' senza dubbio quella di avere in mano una vera e propria reflex; a parte la presenza del display da 1.8 pollici sul dorso ed alcuni comandi dedicati quale quello ad esempio per il bilanciamento del bianco, per il resto si impugna una reflex tradizionale.

 

Ed infatti, durante gli scatti la fotocamera si comporta come una reflex tradizionale: con i suoi tre fotogrammi al secondo, per un massimo di 8 consecutivi, si presta bene anche ad un uso in ambito sportivo.

 

Su indicazione di Canon, ho registrato le immagini in formato "jpg large" direttamente nella scheda di memoria della fotocamera, generando circa 2Mb per immagine ad una risoluzione di 2160x1440 pixel; grazie alla capacità della scheda, in 2 giorni di ripresa ho occupato all'incirca la meta' dello spazio disponibile.

 

La fotocamera era dotata dell'impugnatura complementare che contiene anche le batterie supplementari: questo accorgimento mi ha permesso di lavorare tranquillamente senza preoccupazioni di consumo di energia per due giorni completi. Grazie all'adattatore PCMCIA per il Microdrive IBM, scaricare le immagini su un pc portatile e' stata un'operazione veloce e molto semplice che non ha richiesto software dedicati.

 

Unica nota dolente riguarda il flash incorporato nel pentaprisma che, con l'ottica montata (il 28-70mm) creava un'ombra sul fotogramma dovuta alla lunghezza dell'ottica (peraltro piuttosto corta...); mi sono fatto l'idea che possa essere utile con un'ottica fissa dalle dimensioni più contenute.

 

Alle immagini pubblicate ho applicato solo le seguenti trasformazioni:

  • rotazione di 90 gradi per le immagini verticali;
  • ridimensionamento dell'immagine ad un formato che preveda il lato maggiore di 400 pixel, risoluzione di 72 ppi e ricampionamento bicubico;
  • salvataggio in formato jpg qualità 6 e linea di base standard per ridurre le dimensioni dei file a non più di 50Kb.

Desidero ringraziare Canon Italia (in particolare Alberto Czajkowski ed Ivano Dal Corso), nonché tutto lo staff dell'organizzazione del Paganella Bike di Andalo (in particolare Mario Facchini) per la preziosa collaborazione.