A. C.
Leggenda: si racconta di porcellane cinesi decorate con sostanze fotosensibili risalenti a 2000 anni prima di Cristo.
Il filosofo greco Aristotele (384 - 322 a.C.) osserva un'eclissi di sole con il meccanismo della camera obscura.
I greci osservano lo sbiadimento dell'ametista al sole; Vitruvio (80,70-15AC) descrive lo sbiadimento dei dipinti colpiti dal sole; Plinio il vecchio (23-79) nota variazioni di colore nell'argento esposto alla luce.
Medioevo
Alto numero di studiosi del fenomeno, ma poche descrizioni.
La prima camera obscura fu costruita dallo scienziato arabo Abu Ali Al-Hasan Ibn al-Haytham (965-1039), conosciuto in occidente come Alhacen or Alhazen.
1267
Tra scienza e superstizione, Roger Bacon (1214-94) scrive il De Moltiplicatione Specium, dove descrive il principio della camera obscura, e subisce la condanna del tribunale ecclesiastico.
1500
Interesse per il principio della camera oscura in relazione alla prospettiva: Giorgio Vasari (1511-1574) la cita in un trattato sulla pittura; Leonardo da Vinci (1452-1519) nel Codex Atlanticus la chiama oculus artificialis.
1565
Primi legami tra fotochimica ed ottica: George Fabricius (1516-1571) osserva che il cloruro d'argento si altera se esposto al sole: luna cornea, creata da clorargirite, un minerale composto da cloruro d'argento, riscaldato fino alla liquefazione e poi raffreddato.
1640
Leggenda di Johannes van der Beeck (1589-1640), conosciuto anche come Johannes Torrentius, pittore olandese di nature morte, viene condannato al rogo insieme ai suoi dipinti perfetti.
1700
Uso diffuso della camera oscura in pittura: Giacomo Guardi (1764-1835) la utilizza per le sue cartoline di Venezia; Bernardo Bellotto (1721-1780) e Canaletto (1697-1768) la sfruttano per i loro dipinti.
Studi sulla fotochimica slegati da quelli ottici.
1725-27
Johann Heinrich Schulze (medico, 1687-1744) scopre e sperimenta l’azione della luce su una mistura di gesso e sali di nitrato d’argento.
1777
Carl Wilhelm Scheele (chimico, 1742-86) dimostra le proprietà dell’ammoniaca nello stabilizzare l’argento scurito.
1780
Jules Alexandre César Charles (fisico, 1746-1823) e l’esperimento al Louvre: silhouette; non ci sono prove, solo documenti; è la prima applicazione effettiva dell'azione della luce sui sali d'argento.